La coperta miracolosa

Dopo un lunghissimo periodo di assenza eccomi qui a riprendere in mano queste pagine.
Molta acqua è passata sotto i ponti e molte cose cono cambiate.
Adesso ho un figlio “grande”, ha già tre anni ed è un piccolo uomo.
Ma ho anche una figlia piccola ed è di questo che vorrei parlarvi.
Non di mia figlia in sè, che ovviamente è uno spettacolo, come tutti i figli, ma del SONNO.

Si, del SONNO, a caratteri cubitali perchè quando ho scoperto che stavamo per avere un altro microbo in giro per casa, la mia paura più grande non era la gravidanza, non era la gelosia del fratello grande, non era il parto (beh, quello un po’ sì…). Insomma, il mio terrore più grande era trascorrere altri 2 anni della mia vita senza dormire, ed ero appena uscita dal primo, lunghissimo, tunnel.

Ho passato quindi parecchi mesi a studiare delle possibili soluzioni per non essere colta, questa volta, alla sprovvista.
Escludendo il pianto ad oltranza ed il gas, ho trovato la “miracle blanket“.
Bisogna parlare in inglese perchè gli anglosassoni sono anni luce avanti a noi e loro hanno la soluzione indolore per il sonno. La miracle blanket altro non è che uno “swaddler”.
Swaddling è la pratica di fasciare i neonati, non come facevano gli antichi per tenergli dritte le gambe, bensì una fasciatura morbida, che consente la mobilità degli arti inferiori, ma che limita quella delle braccia, contenendo il cosiddetto riflesso di Moro, cioè il riflesso che i neonati hanno di sussultare e spalancare le braccia ad ogni cambio di posizione o minimo rumore, o semplicemente perchè il neurone che in quel momento passa di là glie le fa spalancare all’improvviso.
Il riflesso di Moro che permette ai piccoli di abituarsi alla grandezza del mondo esterno, li costringe a svegliarsi.
E qui lo swaddler fa il suo ingresso salvando le notti di noi genitori.

Chi è bravo può arrangiarsi con un lenzuolino o una copertina (leggera, mi raccomando) a costo 0. Io a meno di 25€ ne ho comprato uno fatto apposta, la miracle blanket per l’appunto, che è in cotone organico e non ha velcro ma si avvolge e basta. Per il sonno che ho guadagnato sono i 25€ spesi meglio di questi ultimi mesi!

Devo dire che all’inizio la piccola non sembrava gradire, i fatidici primi 40 gg sono stati comunque da incubo, ma seguendo alcuni consigli online ho trovato il mio metodo, ad esempio all’inizio per paura di farle male non la stringevo come avrei dovuto e l’effetto sortito era scarso, nel giro di pochi minuti le braccia uscivano dal “bozzolo” e vanificavano ogni sforzo. Prendendo un po’ di confidenza però il miracolo è avvenuto davvero… 6 ore di sonno ininterrotto a pancia in su.
Si, perchè dimenticavo di dire che la mia bambolina dorme come un ghiro senza fasciatura, ma solo a pancia in giù e pare che non vada bene perchè le statistiche dicono che aumenta il rischio di SIDS.

Adesso che abbiamo trovato la pace e da due mesi notte=riposo, si avvicina il momento in cui dovremmo abbandonare la nostra coperta magica: quando i piccoli cominciano a rotolare non è più sicuro imbozzolarli perchè potrebbero soffocare senza potersi tirare su con la forza delle braccia.
Ci stiamo già attrezzando per l’opera, ma di questo vi parlerò in un altro capitolo.

Buona nanna a tutti.

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