L’Italia è un paese per vecchi

La società cambia, cambia il resto del mondo, ma sembra che se in Italia vuoi sopravvivere come genitore, devi ricorrere per forza all’organizzazione matriarcale in voga molti decenni fa.

Questo cane la coda se la mangia in un boccone.

Partiamo dalla maternità.

5 mesi di obbligatoria. 2 prima e 3 dopo. Se vuoi fare Mandrake 1 prima e 4 dopo. Però devi andare a lavorare sperando che nessuno ti carichi su un cesto e ti dia fuoco scambiandoti per una mongolfiera.
Finita l’obbligatoria (pagata all’80%, riesci a sopravvivere dignitosamente) nella migliore delle ipotesi tuo figlio avrà 4 mesi. Un bambino di 4 mesi si può dire autonomo tanto quanto uno di 1 mese. Se non fosse che sa sollevare la testa e farti qualche melenso sorriso.

E allora che problema c’è? Hai 180gg  per stare ancora a casa a goderti il tuo nuovo giocattolo urlante. Però ti paghiamo un po’ meno… della metà!

Io vorrei incontrare quel genio che ha stabilito il meccanismo della maternità. La chiamano prestazione a sostegno del reddito. Del reddito di chi??? Non certo il mio.

Ma non finisce qui perché di cazzate in Italia riusciamo ad essere dei veri campioni.

Lo mandi all’asilo nido. Io credo che l’asilo nido sia una delle migliori istituzioni esistenti. Da quando mio figlio va al nido dorme, mangia e fa un sacco di progressi.
Il problema è che dove vivo io l’asilo nido, CONVENZIONATO CON IL COMUNE, ammesso che tu riesca ad entrare, ha una retta al pari di un mutuo.

Io pago 350€ + i pannolini (e non è la retta più alta). E per chi non ha mai acquistato un pacco di pannolini sappiate che costano mediamente 0,20€ l’uno e che un moccioso di 12 mesi ne consuma circa 6 al giorno per una media di poco meno di 40€ al mese. Solo la cacca costa 40€ al mese!!!

E se vostro figlio si ammala? Perchè all’asilo vostro figlio si ammalerà eccome! Niente paura, c’è la malattia bambino; non retribuita.

E mamme, auguratevi di allattare al seno vostro figlio perché se avete da comprare anche il latte in polvere a fine mese potreste non avere gli spiccioli per il pane!!!

La soluzione a tutto questo è semplice, una parola facile e rassicurante:

NONNI!
I nonni sono una benedizione! Se non ci fossero i nonni molti genitori non potrebbero permettersi di avere dei figli. I nonni sono instancabili, sempre buoni, generosi, pazienti.

Ma signori… i nonni di oggi lavorano!!!!!
Non è più concesso fare i nonni!

E i futuri nonni, quelli della mia generazione, saranno messi ancora peggio se qualcosa non cambia.

Si parla di bamboccioni, di mamme over 40 e lo Stato non fa altro che avvallare queste situazioni fuori dal comune. A un ragazzo di 30 anni viene chiesto di lavorare come stagista, preferibilmente con esperienza.

E se conosci oggi qualcuno che va in pensione la domanda che ti viene più ovvia è “ti posso toccare?” per verificare che non sia un’allucinazione.

Infine le aziende non concedono il part time. Quasi mai. Ma gli asili (e ancora peggio le scuole dell’obbligo) hanno degli orari che non si incontrano mai con quelli del lavoratore medio. Un impiegato che fa lavoro d’ufficio finisce alle 18.00. Gli asili non arrivano oltre le 17.30. Le scuole elementari e materne alle 16.00 sbattono fuori i mocciosi. E se non ci sono i nonni bisogna prendere una tata. E la tata non è gratis.

Non c’è logica in tutto questo. Le istituzioni non si parlano tra di loro e se in Italia si va via di casa così tardi e si fanno così pochi figli è proprio per colpa di un sistema vecchio e statico che andrebbe demolito.

Chiudo questo post dalla grossa vena polemica (e me ne scuso) con un pensiero un po’ più positivo.

Avere dei figli è comunque bellissimo, e vale tutti i sacrifici che purtroppo noi mamme lavoratrici e senza nonni a disposizione giorno e notte siamo costrette a fare.

Perché nel sorriso sdentato dei vostri figli c’è tutta la ricchezza del mondo.